Si tratta di persone reali di varia estrazione sociale – la madre di famiglia con la borsa della spesa, l’operaio edile immigrato in Italia, l’universitaria e il giornalista, la bimba delle scuole elementari e un pescatore – attive nella società civile africana e italiana.
Le sagome sono una comunicazione visiva che mette in evidenza che il continente africano è fatto innanzitutto di persone, non soltanto di problemi e di drammi. In mezzo alle sagome di persone africane alcune sono autospecchianti, in modo che chi cammina per la piazza si senta parte di questo vivace spaccato di umanità.
Obiettivo ultimo è riconoscere a questo continente un ruolo che a lungo gli è stato negato nella storia e nella politica mondiale.
L’evento/mostra itinerante “Persone: Africa, società civile, cambiamento” è stato presentato anche a Bruxelles dall’8 al 12 settembre 2008, in occasione della “Settimana Africana” promossa dal Parlamento europeo.
La mostra non è più disponibile.