Amnesty International e Afrewatch hanno rivelato un nuovo rapporto nel quale esse collegano direttamente le batterie degli smartphone a violazioni dei diritti umani nelle miniere di cobalto nella RDC. Grandi marchi dell’elettronica, compresi Apple, Samsung, Microsoft e Sony, non assicurano che i prodotti siano equi, poiché non tracciano la loro catena di rifornimento.
Il cobalto viene estratto dalle miniere nella RDC da bambini addirittura di sette anni, e dove i minatori lavorano in condizioni precarie, poi il cobalto viene venduto ai produttori di componenti delle batterie in Cina e Corea del Sud, e poi alle società elettroniche, prima che giunga sul mercato UE.
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